Educational tour: raccontare una struttura turistica in modo coinvolgente e originale

Non c’è modo migliore di raccontare una struttura ricettiva ai potenziali clienti se non con un educational tour: un evento di più giorni che faccia vivere l’atmosfera di un luogo e provare in prima persona prodotti e servizi in modo originale e coinvolgente.

I passaggi per organizzare un educational tour di valore

1.Definisci gli obiettivi

Che cosa vuoi ottenere con l’educational tour? Rispondi a questa domanda e troverai i tuoi obiettivi.
Giuseppina Cardinale, responsabile Sales & Marketing di FH55 spiega: “Con il nostro educational abbiamo voluto ispirare i potenziali clienti e mostrare come un evento aziendale, con i partner giusti e nella perfetta location, dove ogni dettaglio è curato nei particolari, possa generare grandi benefici in termini d’immagine e motivazione”.

Qui entra in gioco un altro fattore indispensabile: scegliere partner affidabili e in linea con i valori e obiettivi dell’educational.

2.I partner: insieme per fare squadra

Il nostro educational è stato organizzato in collaborazione con Mice&More, che ha curato la profilazione del target e gli inviti, Affresco Events Group il team building e gli allestimenti e Alberto Sarrantonio Corporate EventsPhotography la parte video e foto.
“Insieme si va dove il singolo non riesce – continua Giuseppina. “Condividere le opportunità, essere allineati, dare il massimo per coinvolgere l’ospite e renderlo protagonista di un’avventura: tutto questo consente di raggiungere quella partnership WIN-WIN che è il vero valore aggiunto dell’operazione”.

3.Conosci il tuo target e conquistalo

Chi sono i tuoi stakeholder? A cosa sono interessati? Come puoi catturare la loro attenzione? Queste le domande per invitare le giuste persone.
“Con il supporto di Mice&More abbiamo invitato una platea eterogenea di aziende del campo farmaceutico, biomedicale, alimentare, dolciario, impiantistico, petrolifero e HR. Hanno partecipato circa trenta persone desiderose di vivere Firenze da protagonista”.

4.La scelta della location

La scelta della location è fondamentale: deve emozionare ed essere facilmente raggiungibile. L’ideale per non annoiare gli ospiti è creare un evento dinamico a tappe. Per questo abbiamo organizzato una piacevole visita interattiva alle tre strutture fiorentine del gruppo alberghiero FH55 Hotels.

FH55 Grand Hotel Mediterraneo è stata la base operativa dell’educational, ma gli ospiti hanno visitato anche gli altri alberghi: FH55 Hotel Calzaiuoli come prima tappa di un coinvolgente team building e FH55 Villa Fiesole, una struttura ottocentesca immersa nel verde delle colline fiorentine, per un delizioso pranzo con panorama sulla città.
Giuseppina rivela: “Ricordo l’espressione degli ospiti quando sono arrivati a Villa Fiesole, erano estasiati dalla vista mozzafiato su Firenze”.

La funzione della location non è solo quella di ospitare: è il luogo che dà anima al concept che si vuole trasmettere durante l’evento.
Questo introduce al quinto punto.

5.Trova un tema coerente ma originale

Per evitare che l’ educational sia poco coinvolgente, devi trovare un tema legato all’atmosfera della location.
Il nostro filo conduttore è stato il cinema, che ci ha spinti a intitolare l’educational Ciak si gira! …scopri Firenze da attore.
Perché il cinema?
“Da poco abbiamo lanciato il nostro nuovo brand FH55 – spiega Giuseppina. Per questo abbiamo giocato con elementi che richiamassero il 1955, anno di nascita del primo hotel del gruppo, il Grand Hotel Mediterraneo”.
FH55 ha origine negli anni Cinquanta, il periodo della Dolce Vita, quando il cinema italiano si è affermato grazie ad alcuni autentici capolavori.
“Volevamo che la nostra destinazione e gli hotel del gruppo FH55 diventassero la scenografia ideale dell’educational e l’ospite si sentisse come l’attore protagonista. Non a caso Firenze viene spesso scelta come set cinematografico. Di recente abbiamo alloggiato nelle nostre strutture la troupe di Six Underground”.

Molti particolari dell’evento hanno richiamato gli anni Cinquanta: ciak e bobine disseminati nella hall, la cena in hotel con centrotavola realizzati con cineprese e oscar, musica di sottofondo di Morricone, giochi di doppiaggio di film toscani famosi e la cena in Trattoria Moderna con domande sul cinema in Toscana e a Firenze.

6. Il team building, lo strumento per coinvolgere i partecipanti

Come mantenere l’attenzione degli ospiti? La risposta è coinvolgendoli: l’intrattenimento è il collante che lega il pubblico al tema.
Come fare? Con il team building!
Il nostro è stato a tema cinema: gli ospiti, divisi in quattro squadre, dovevano girare con lo smartphone e un cortometraggio della durata di un minuto, raccontando una storia di due persone che si incontrano casualmente in un hotel. A FH55 Hotel Calzaiuoli sono state girate le prime scene della clip.

“Il team building è uno strumento molto efficace – sostiene Giuseppina. Ci ha permesso di far interagire gli ospiti tra loro, con la destinazione, con il personale dei nostri hotel fiorentini e con l’intero Team Sales & Marketing del Gruppo FH55, in modo divertente e coinvolgente.”
La sera, durante la cena presso FH55 Grand Hotel Mediterraneo, sono stati proiettati i filmati montati e la giuria ha assegnato gli oscar al migliore di ogni categoria.
Un’esperienza appassionante che siamo sicuri i nostri ospiti non dimenticheranno.
Rita Spotti, Executive Assistant Sales Manager di Parmalat SpA, ospite all’educational rivela: “Ho incontrato professionisti davvero interessanti per il mio business. L’intenso programma mi ha dato l’opportunità di conoscere il territorio da un’angolatura differente e di fruire dell’ampia gamma di servizi di FH55, adatti sia per il Mice sia per il leisure, apprezzando la professionalità e passione di chi vi lavora. L’ottima organizzazione ha favorito anche l’interazione informale grazie al team building legato al cinema, attività stimolante che ha creato momenti di riflessione e confronto, anche comici”.

 

Francesca Pallecchi
Redattrice

Tra un post e l’altro mi diletto con qualche concertino, un buon libro e un pizzico di meditazione. Ma niente mi rende più felice di viaggiare per il mondo zaino in spalla. Il mio motto è: l’importante è partire!

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