Itinerario alla scoperta delle botteghe artigianali dell’ Oltrarno fiorentino

L’Oltrarno fiorentino rappresenta l’anima della Firenze popolare, quella dove vive ancora il cuore pulsante dell’artigianato artistico fiorentino.

Sbirciando dalle vetrine delle botteghe, puoi ancora vedere gli artigiani all’opera e sentire i rumori degli attrezzi che plasmano vetro, metallo, carta e legno per creare oggetti unici.

Se sei in vacanza a Firenze, non puoi perderti una visita alle botteghe artigianali dell’ Oltrarno. Il nostro itinerario inizia da Borgo San Jacopo, a soli 10 minuti a piedi da FH55 Hotel Calzaiuoli, e si snoda tra i quartieri di Santo Spirito e San Frediano: una piacevole passeggiata di 1,5 km alla scoperta di 5 botteghe artigianali fiorentine.

 

Assistere alle antiche lavorazioni dell’argento

L’Argenteria Pagliai è in attività dal 1947 ed è arrivata oggi alla terza generazione. Merita una visita anche solo per la sede: la trecentesca casa-torre dei nobili Sapiti, tra soffitti a vela, capitelli intagliati e mura in pietra! È in questo contesto che l’argentiere-restauratore Paolo Pagliai porta avanti la tradizione di famiglia, iniziata con il padre Orlando negli anni Venti, quando inizia l’apprendistato di argentiere.

alla scoperta delle botteghe artigianali dell' Oltrarno fiorentino
Argenteria Pagliai

Oltre al negozio, puoi accedere alla bottega dove assistere alle antiche lavorazioni manuali dell’argento come la martellatura, la cesellatura e l’incisione e al restauro di pezzi antichi. Gli artigiani fiorentini saranno ben felici di spiegarti i dettagli di questa antica arte fiorentina.

Borgo S. Jacopo 41r. Orari e giorni di apertura: 9.00-13.00 e 15.30-19.30 da lunedì a venerdì. Sabato su appuntamento.

Un viaggio nel mondo delle stampe artistiche

Visitare il laboratorio di Gianni Raffaelli, nato e cresciuto nel quartiere di San Frediano, è un’esperienza che catapulta in un altro periodo storico: l’artigiano ha creato un vero e proprio centro per la ricerca dell’antica arte incisoria.

Tramite la tecnica dell’acquaforte, ovvero la stampa ottenuta da una matrice di metallo incisa utilizzando una soluzione acida, l’Ippogrifo realizza opere grafiche originali con certificato di autenticità. All’entrata del negozio, domina la galleria, dove puoi ammirare oltre 500 soggetti realizzati nel corso dell’attività. Nel retrobottega c’è il laboratorio, dove puoi vedere come si crea una stampa.

Argenteria Pagliai bottega fiorentina oltrarno
Laboratorio di Gianni Raffaelli

“L’opera finita – sostiene Gianni – è stampata grazie a un torchio calcografico, che comprime il foglio di carta inumidito contro la lastra di metallo inchiostrata. Da ogni matrice di metallo, prima che diventi inutilizzabile, si ottiene solo un numero limitato di stampe”.

Via di Santo spirito 5r. Orari e giorni di apertura: 10.00 -19.00 da lunedì a sabato.

I segreti della legatura artistica fiorentina

Nato dalla visione comune del fiorentino Lapo Giannini, sesta generazione di legatori dal XIX secolo, e dalla giapponese Michiko Kuwata, diplomata all’Istituto per l’Arte e il Restauro di Firenze, Ateliergk è una legatoria artistica artigianale.

Immagina di vedere la materia prima lavorata come una volta, interamente a mano. Con cesoia, taglierina, pressa e strettoio, i due artisti-artigiani danno vita a legature d’arte, oggettistica per arredo, libri e stampe e restaurano stampe e libri antichi.

Ateliergk – legatoria artistica artigianale  – Ph. Credits Leonardo Calistri

Lapo spiega: “Realizziamo vari tipi di decorazioni, dalle classiche fino ad arrivare al mosaico e intarsio della pelle. Per fare questo lavoro a regola d’arte, ci vogliono anni di gavetta”.

Presso il negozio, puoi assistere alle lavorazioni dal vivo, ma sei interessato a conoscere nel dettaglio le varie tecniche, i due artigiani sono disponibili a concordare un appuntamento la domenica.

Borgo San Frediano, 133r. Orari e giorni di apertura: 10.30-13.00 e 16.30-19.00 da lunedì a sabato. Domenica su appuntamento.

Scopri l’intarsio manuale del legno

Preparati ad entrare in punta di piedi nel mondo dell’intarsiatore Takafumi Mochizuki, conosciuto nel quartiere di San Frediano come lo“Zouganista”. Che vuol dire questa parola? deriva dal termine giapponese “Zougan” che significa intarsio, unito al suffisso italiano “ista”: il risultato è una parola nuova, simbolo delle due culture a cui l’artigiano si ispira per la creazione dei suoi manufatti.

Nel 2007 Takafumi lascia il Sol Levante per approdare a Firenze, dove apprende l’arte del restauro del mobile antico e dell’intarsio del legno.

Takafumi Mochizuki – Intarsiatore – Ph. Credits Leonardo Calistri

“Con sega a mano, colla di bue e gomma lacca, porto avanti la tradizione fiorentina rinascimentale non solo nel restauro di mobili, ma la applico anche a qualcosa di nuovo, creando forme per scarpe, cappelli, lampade e grucce per abiti. Per un disegno semplice ci vogliono due giorni di lavoro, per un quadro intagliato composto da 1100 pezzi, circa un mese e mezzo”.

Curioso di conoscere il mondo di Takafumi? Tutti i giorni puoi vederlo all’opera presso il suo laboratorio, dove sarà lieto di spiegarti come funziona l’intarsio del legno.

Via dei Cardatori 20r. Orari e giorni di apertura: 10.00 -19.00 da lunedì a sabato.

Ammirare l’arte vetraria di un tempo

Nel cuore dell’Oltrarno fiorentino si può assistere anche all’antica soffiatura del vetro. Dove? Alla Moleria Locchi, in attività dalla fine dell’Ottocento. Il laboratorio è specializzato nella produzione di articoli da tavola e per la decorazione di interni e nel restauro di oggetti di vetro e cristallo.

Moleria Locchi

Ogni manufatto è creato seguendo le antiche tecniche di soffiatura e rifinito attraverso processi manuali di incisione e molatura.Il laboratorio, attiguo al negozio, è visitabile. Per gruppi consistenti meglio concordare un appuntamento.

Via Domenico Burchiello. 10. Orari e giorni di apertura: 9.00-13.00 e 15.00-18.30 da lunedì a venerdì.

 

Francesca Pallecchi
Redattrice

Tra un post e l’altro mi diletto con qualche concertino, un buon libro e un pizzico di meditazione. Ma niente mi rende più felice di viaggiare per il mondo zaino in spalla. Il mio motto è: l’importante è partire!

 

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