Trekking ed enogastronomia in Toscana: 5 itinerari da non perdere

La Toscana offre tantissime esperienze per godere delle meraviglie e dei sapori di questa terra. In questo post ti suggeriamo 5 escursioni adatte a tutti per unire trekking ed enogastronomia in Toscana, abbinando camminate non impegnative ai piaceri del palato.

Le colline del Chianti con sosta bistecca dal macellaio poeta

Parti da Greve in Chianti, capitale del gallo nero, percorrendo la strada che arriva al borgo di Montefioralle e poi prosegue verso Panzano. Un percorso di circa 9 km adatto a tutti, che alterna tratti asfaltati a strade bianche immerse nel cuore delle colline toscane traboccanti di viti, olivi e cipressi.

fare trekking ed enogastronomia in toscana è un'esperienza fantastica specialmente in estate

A Panzano, concediti una gustosa sosta all’Antica Macelleria Cecchini, dove lo stravagante macellaio poeta ti intratterrà recitando qualche verso della Divina Commedia prima di farti gustare vari tipi di carne, tra cui sua maestà la bistecca, salumi artigianali e il tonno del Chianti. La macelleria propone vari tipi di menù con diverse fasce di prezzo.

Eno-escursionismo e passeggiata nella via Romea

Se sei appassionato di vino, la visita alla Cantina Antinori è un must da non perdere. Immagina un’opera di architettura innovativa integrata nel paesaggio e progettata per consentire la vinificazione naturale: le temperature per affinare il vino provengono dalla collina in cui è costruita.

la cantina Antinori è una delle mete per il trekking ed enogastronomia in toscana
Cantina Antinori

Possibilità di visita guidata alle cantine, dove suggestive luci a led esaltano il colore morbido del legno e degustazione nelle sale sospese che si affacciano sulle bottaie. Non dimenticarti di salire sulla scenografica scale elicoidale, che ti condurrà nel tetto-giardino, dove la vista si perde tra filari di viti.

Badia a Passignano

Per arrivare alla Cantina Antinori a piedi, il consiglio è dipartire da Badia a Passignano, dove ha sede l’antico monastero benedettino, passando per Montefiridolfi, famoso borgo per il castello medioevale. La tratta iniziale del percorso ricalca la via Romea tra vigneti e poggi, per poi deviare verso Bargino per visitare le cantine. In tutto è una camminata di 10 km.

Montalcino: calici di Brunello e canti gregoriani

Perla della Val d’Orcia, Montalcino è nota per la produzione del vino Brunello. Tante sono le occasioni per degustarlo nelle enoteche dei caratteristici vicoli, ricchi anche di ristorantini e negozi di artigianato.

trekking ed enogastronomia in Toscana provando il prestigioso Brunello di Montalcino

Da non mancare la visita alla Fortezza, dai cui bastioni puoi ammirare il panorama circostante fino al Monte Amiata. Per pranzo prova il ristorante Boccon di Vino, che oltre a piatti della tradizione toscana, offre un panorama incantevole su tutta la Val D’Orcia.

Fai poi tappa all’Abbazia di Sant’Antimo, dove le liturgie avvengono ancora in Canto Gregoriano. La chiesa, raggiungibile con una piacevole camminata di circa 10 km su strade bianche, risale al XII secolo e sorge in mezzo a campi di grano.

Trekking in Toscana per scoprire l'Abbazia di Sant'Antimo risalente al XII secolo
Abbazia di Sant’Antimo

Ti sembrerà di essere nel libro Il Nome della rosa. Immaginale voci dei monaci che echeggiano nell’aria, mentre la luce filtra dalle fessure dell’abbazia: un mix di fascino, sobrietà e misticismo che ti regalerà emozioni intense. Per gli orari delle messe consulta il sito dell’abbazia.

Trekking nell’Amiata con bagno alle terme di Bagni San Filippo

Partendo da Campiglia D’Orcia, sulla quale dominano dall’alto i resti della Rocca di Campigliola, una passeggiata in discesa di circa 5 km, tra boschi di castagni e scorci panoramici sulla Val d’Orcia, conduce a Bagni San Filippo, piccola località termale celebre per la balena bianca.

La balena di San Filippo è facilmente raggiungibile per un'esperienza unica di trekking in Toscana
Balena bianca di San Filippo

Non stiamo parlando di Moby Dick, ma di una cascata di acqua sulfurea con una temperatura di 48 gradi che ricorda un cetaceo. Il colore bianco è dato dalla presenza del bicarbonato di calcio. Questo spettacolo naturale si trova dentro il bosco, ma è facilmente raggiungibile attraverso un sentiero ben collegato alla strada principale.

La cascata genera delle vasche naturali di acqua termale con sfumature che vanno dal bianco opaco al celeste, nelle quali è un piacere rilassarsi: ti ritroverai completamente immerso nella natura. L’accesso è libero. Se preferisci un contesto meno selvaggio e con tutti i comfort, proprio sopra alla balena bianca c’è lo Stabilimento Terme San Filippo, con ingresso a pagamento.

A due passi dalle terme naturali si trova L’Osteria Lo Spugnone, piccola trattoria dove assaggiare i pici, tipica pasta fatta in casa e, quando la stagione lo consente, i Porcini dell’Amiata.

La legenda della spada nella roccia e il mistero dell’abbazia senza tetto

L’Abbazia di San Galgano è un gioiello dell’arte gotica a circa 35 km dalla città di Siena. Il suo fascino è costituito dall’assenza del tetto e delle vetrate, particolari che creano un affascinate connubio con il paesaggio naturale. Nella sua semplicità, è un’esperienza da non perdere. L’ingresso è a pagamento (3,50 € intero; 3 € ridotto) e le sere d’estate è sede di festival e spettacoli, che non potrebbero avere migliore scenografia del cielo stellato.

Meta particolare per il trekking in Toscana è l'abbazia di San Galgano caratterizzata dall'assenza di tetto
Abbazia di San Galgano

Con una passeggiata di 10 minuti si arriva all’Eremo di Monte Siepi, dove puoi ammirare l’epica spada nella roccia. La leggenda vuole che San Galgano si ritirò presso l’eremo nel 1170 e, come gesto simbolico contro la violenza, conficcò la sua spada dentro la roccia.

La leggenda vuole che la spada sia stata conficcata nella roccia da San Galgano

Nella strada di ritorno, puoi fermarti all’agriturismo Il Mulino delle Pile, famoso per aver fatto da scenario alla pubblicità del Mulino Bianco negli anni Novanta. Una deliziosa struttura con pietre a vista, dove spicca la popolare ruota in legno: una sosta ideale per sorseggiare un aperitivo e assaggiare i prodotti della fattoria.

 

Francesca Pallecchi
Redattrice

Tra un post e l’altro mi diletto con qualche concertino, un buon libro e un pizzico di meditazione. Ma niente mi rende più felice di viaggiare per il mondo zaino in spalla. Il mio motto è: l’importante è partire!

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